Un giovedì da ricordare quello appena passato nell’incantevole Archivio Garzia, dove tra rari scatti di personaggi iconici degli anni 50 e 60 italiani si è svolta la prima serata di ROMA POETRY CHALLENGE, il torneo immaginifico tra mostri sacri della poesia scelti e interpretati da professionisti e amanti della poesia contemporanea.
Si sono esibiti, nell’ordine:
Cristian Perniciano, che si è trasformato per una sera in Gabriele D’Annunzio, per declamare i componimenti:
Prosa dal Notturno
La pioggia nel Pineto
Invocazione 9
Francesca Folchi, che si è trasformata in Saffo, per declamare i componimenti:
Invito all’Erano
Ad Afrodite
A me pare uguale agli dei
Alessia Giovanna Matrisciano, che si è trasformata in Arthur Rimbaud, per declamare i componimenti:
La mia Boheme
Alba
Addio
E infine Antonio Semproni, che si è trasformato in Lawrence Ferlinghetti, per declamare i componimenti:
Poesia n. 11 da “Fotografie del mondo andato”
Cristo è smontato
Poesia n. 2 da “Fotografie del mondo andato”
Al termine della gara, muniti di lavagnetta, 5 giudici tra il pubblico hanno espresso il proprio insindacabile giudizio. E il vincitore della prima serata di ROMA POETRY CHALLENGE è stato… ARTHUR RIMBAUD! Che accede così alle fasi finali del torneo!




